martedì 22 agosto 2017

Diego Rossi, attore

Inizia a recitare giovanissimo. Intorno ai 14 anni entra nella compagnia amatoriale Lo spirito allegro, con la quale porta in scena moltissimi spettacoli del teatro tradizionale, tra cui lo stesso Spirito allegro di Noel Coward.
Agli inizi degli anni ’90 la regista novarese Maria Teresa Perani Gallina lo sceglie come protagonista nelle fila della sua compagnia Alchimia e Folklore. Con questa replica per 35 volte lo spettacolo Sul fil d’la memoria in molti teatri di fama nazionale, tra cui il Teatro Coccia di Novara. Con gli Alchimia e Folklore si cimenta sia nel teatro dialettale sia nel teatro di prosa classico, interpretando come protagonista le grandi commedie di Moliere, tra le quali, Il medico per forza, Sganarello, ossia il Cornuto immaginario, Il malato immaginario.
Nel 1997 fonda l’Associazione Teatrale L’Arcano, della quale rimane capocomico per dieci anni. Con L’Arcano recita sia in spettacoli dialettali, spesso scritti dal gruppo stesso, sia in commedie brillanti, tra cui L’importanza di chiamarsi Ernest di Oscar Wilde, della quale è anche regista.
Nel 2007 lascia l’Arcano e al fianco di esponenti della comunicazione e creatività novarese recita nella compagnia de I Soliti Ignobili. Da maggio del 2010 con I soliti ignobili porta nelle piazze e nei teatri dentro e fuori la provincia di Novara DiVano InVano, uno spettacolo comico di monologhi e canzoni, ideato dalla compagnia stessa.
Tra i riconoscimenti attribuitegli, ricordiamo il conferimento nel marzo 2006 del Premio “Enrico Tacchini” in qualità di giovane esponente della culturale teatrale e dialettale novarese e nel 2010 l’inserimento nella pubblicazione “Mamma... da grande farò l’artista”, il libro della giornalista Barbara Bozzola che raccoglie le interviste ai personaggi di maggior rilievo nell’attività culturale novarese.

Nel 2011 è con Serena Galasso nel cortometraggio del regista Nerio Zonca “Il gusto di Casa Bossi”, realizzato all’interno del progetto Casa Bossi Movies, per sensibilizzare sul recupero dell’edificio antonelliano sito a Novara. 

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