martedì 7 agosto 2018

BossoConcept Ensemble

BossoConcept Ensemble è attivo dal 2001 sul panorama musicale nazionale e internazionale, una formazione poliedrica dal quartetto all’orchestra da camera, creata per proporre nuova musica con la profonda convinzione che il mondo dei suoni sia pervaso da una fusione di stili, da un amalgama di tendenze
Jorge A. Bosso e l’ensemble sono presenti regolarmente nelle stagioni concertistiche e nei festival musicali europei. Le opere del gruppo sono state eseguite in Russia, Austria, Inghilterra, Svizzera, Lussemburgo, Belgio, Norvegia, Svezia, Olanda, Francia, Spagna, Israele, Turchia, Croazia, Giappone, Stati Uniti, Canada, Chile, Qatar, Libano e Argentina.
Al suo attivo ha diverse produzioni musicali originali:
Gettin’ through the Mood of Tango, con la partecipazione della cantante livornese Nada Malanima.
A la Recherche du Tango Perdu, spettacolo dedicato alla musica di Buenos Aires.
AULULARIA, messa in scena della commedia di Plauto per cinque attori, quartetto vocale e ensemble strumentale, nella traduzione di Roberto Piumini e musiche di Jorge A. Bosso.
Di Mappe, Valli et Laiche Legendae - per cori, soprano, voce recitante, ensemble strumentale e proiezioni multimediali - ispirato alla Valtellina.
Tangos at an Exhibition per ensemble strumentale (registrato in cd/dvd presso gli studi di LimenMusic).
Giuseppe Verdi s’amuse: Cortigiani, follie e un trovatore per quintetto strumentale, soprano e baritono.
Frottole, canoni, ballate madrigali et altre maraviglie per Orlando l’eroe furioso, per quintetto strumentale, tenore, baritono e basso.
In Memoriam – Oriente/Occidente per clarinetto, violoncello e orchestra da camera.

Durante la prossima stagione, debutterà la produzione multimediale MAPS storia dei suoni del mondo attraverso la cartografia - con la regia/video di Andrea Liberovici e la partecipazione di Elisabetta Pozzi. 

Clarinetto Ivana Zecca
Bandoneón Davide Vendramin
Violoncello Jorge A. Bosso
Contrabbasso Paolo Badiini
Vibrafono Gabriele Boggio Ferraris
Batteria Paolo Pelegatti

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