lunedì 17 luglio 2017

Raffaele Pé, controtenore

Raffaele Pe', controtenore
Presentato dalla critica tra i nuovi interpreti emergenti del Barocco italiano («L’Opera», 2015), Raffaele Pe è oggi nel novero dei cantanti di spicco per il repertorio che spazia dal Recitar Cantando fino alla produzione operistica del XVIII secolo.
Nato a Lodi, ha iniziato i suoi studi in canto e organo nella Cappella Musicale della Cattedrale con Pietro Panzetti, ha poi continuato la sua formazione a Londra con Colin Baldy e a Bologna con Fernando Cordeiro Opa. Ha al suo attivo collaborazioni con alcuni dei maggiori direttori della scena internazionale, tra cui Sir John Eliot Gardiner, Paul McCreesh, René Jacobs, Nicholas McGegan, Vaclav Luks, Andrea Battistoni, Ottavio Dantone, Alessandro De Marchi, Stefano Montanari, Antonio Florio, Claudio Cavina e Christophe Coin. Tra gli impegni recenti, Linceo nell’Ipermestra di Cavalli a Glyndebourne diretto da William Christie per la regia di Graham Vick, Oberon in Midsummer Night’s Dream di Britten e Delio, protagonista maschile della prima in tempi moderni della Veremonda di Cavalli al Festival di Spoleto USA, nonché le apparizioni a Tokyo nel ruolo di Ottone ne L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, all’Arena di Verona nei Carmina Burana di Orff diretto da Andrea Battistoni e a Barga nel ruolo di Leone nel Bajazet di Gasparini (Glossa 2015).

Il suo primo disco solista The Medici Castrato (Glossa) ha ricevuto numerosi significativi riconoscimenti dalla critica internazionale, con recital alla Philharmonie di Berlino e a Bologna Festival. Di recente pubblicazione la registrazione dell’evangelista nella Passione secondo San Giovanni di Gaetano Veneziano per la Cappella Neapolitana di Antonio Florio, e il disco Sospiri d’amore, dei duetti dalle opere di Francesco Cavalli inciso per La Venexiana di Claudio Cavina (Glossa 2016).

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