mercoledì 22 maggio 2013

Concorso Internazionale di Composizione dedicato a Vittorio Fellegara (edizione 2013) promosso dalla SIMC in collaborazione con SCONFINARTE - Edizioni Musicali.

SIMC Società Italiana di Musica Contemporanea
International Society for Contemporary Music  Italian Section
Concorso Internazionale di Composizione
Vittorio Fellegara
edizione 2013
con il patrocinio di:
Comune di Bergamo, Teatro Donizetti, Fondazione Donizetti, Bergamo Musica Festival, Università di Bergamo, ISSM Donizetti, Associazione Musica Aperta,  Fondazione MIA
in collaborazione con SIMC - Sconfinarte

La Società Italiana di Musica Contemporanea (SIMC), fondata negli anni Venti del Novecento da A. Casella, V. De Sabata, G. F. Malipiero, I. Pizzetti e O. Respighi, accolse i più prestigiosi musicisti italiani fra i quali: L. Berio, L. Dallapiccola, G. F. Ghedini, E. Morricone, G. Petrassi, R. Vlad ed altri insigni e numerosi compositori. La Sezione Nazionale italiana della ISCM (International Society for Contemporary Music, presente in 52 Nazioni) è impegnata nella promozione della Musica d’arte e in quella contemporanea in modo privilegiato. Aperta a tutte le figure professionali operanti nel settore musicale, ospita: compositori, interpreti, organizzatori, ecc. La sua diffusione in ambito nazionale è affidata a Sezioni Territoriali. È antica e prestigiosa Associazione, rigorosamente senza fine di lucro.

"Il Concorso Internazionale di Composizione Vittorio Fellegara – edizione 2013 – scaturisce dalla confluenza dell’impegno di un Comitato di musicisti, allievi ed estimatori del compositore e dalla determinazione della SIMC di promuovere iniziati­ve come questa, orientate a premiare una produ­zione di musica cameristica d’arte. In nome della mu­sica si fisionomizza il Concorso Internazionale di Composizione Vittorio Fellegara. [...] Destinato ad antichi e mitici strumenti (flauto, arpa, chitarra) sollecita i compositori a reinventarne le virtualità nelle quali le invenzioni linguistiche del Novecento sfocino convintamente in esiti destinati all’ascol­to: fruibili, cioè, al di fuori dei Festival radical-chic.  Il Concorso Fellegara concorrerà a riconquistare l’attenzione di ascoltatori disorientati e consegnati ad una musica “senza qualità”: dotata di troppi decibel per essere elaborata da orecchie che pos­sano e sappiano ascoltare." Davide Anzaghi

Società Italiana di Musica Contemporanea (SIMC) ®
Fondata nel 1923 da G. F. Malipiero, I. Pizzetti,  A. Casella, V. De Sabata
International Society for Contemporary Music (ISCM) – Italian Section
Via Domenichino 12,  20149 Milano
mobile: +39 345 05 05 525
www.simc-italia.it
email: simc@fastwebnet.it
Facebook: SIMC (Società Italiana Musica Contemporanea)
SKYPE (tel. e chat): aforismi2002

Responsabile relazioni con la stampa:
E-mail: carla. rebora @ fastwebnet.it

Vittorio Fellegara (Milano, 4 novembre 1927 – 7 luglio 2011) vedi su Wiki
nato a Milano nel 1927. Ha studiato con Luciano Chailly e si è diplomato in composizione nel 1951 al Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano dopo aver seguito i corsi universitari di matematica e fisica.

Ha frequentato dal 1955 al 1956 i "Ferienkurse für neue Musik" di Darmstadt. Segretario dell'Accademia Filarmonica Romana dal 1956 al 1959 e della Società Italiana di Musica Contemporanea (SIMC) dal 1960, è stato premiato per il Requiem di Madrid al 1° Concorso internazionale di composizione della SIMC ed è stato presente ai maggiori Festival di musica contemporanea in tutto il mondo. 
Ha svolto attività didattica al Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini" di Genova: dal 1960 insegna Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione all'Istituto Musicale Pareggiato "G. Donizetti" di Bergamo. 
E' direttore artistico della rassegna "Incontri europei con la musica" che si svolge annualmente in questa città dal 1982. Partito negli anni '50 da una visione costruttiva volta a fondere il polifonismo hindemithiano con la dodecafonia (Concerto per orchestra, 1952; Ottetto, 1953, pezzi pianistici) e non priva di suggestioni sonore petrassiane (Concerto breve per orchestra da camera, 1956; Sinfonia, 1957), si è poi orientato verso un linguaggio improntato al cromatismo integrale dell'avanguardia, trattando tematiche d'impegno civile (il già menzionato Requiem di Madrid per coro e orchestra, 1958; Dies Irae per coro e strumenti, 1959, entrambi su testi di F.G. Lorca; Mutazioni, balletto in 6 quadri da un'idea di Nanni Balestrini, 1962, commissionato dal Teatro alla Scala di Milano e rappresentato in successive stagioni) non disgiunte da una costante dimensione lirica. 
Ha in seguito adottato un più intimo e raccolto lirismo in lavori come Epitaphe per due voci e strumenti, 1964, e Chanson per soprano e orchestra, 1974, entrambi su testi di P. Eluard, Cantata per due soprani e orchestra (G. Leopardi, 1966, commissione del Südwestfunk di Baden Baden), Madrigale per quintetto vocale e strumenti (Anonimo medioevale tedesco, 1968), Notturno per coro maschile e orchestra (P. Verlaine, 1971) e Zwei Lieder per coro femminile e orchestra (Nelly Sachs, 1974), evidenziando in altre composizioni un alleggerimento della trama sonora e il gusto per un ordito raffinato e prezioso (Omaggio a Bach per pianoforte, 1975, commissione del Festival internazionale Brescia-Bergamo, Premio Stockhausen; Studi per orchestra, 1978; Trauermusik per archi, 1981; Metamorfosi per pianoforte a 4 mani, 1989 anche nell'ambito di strutture polifoniche assai complesse (Shakespearian Sonnet per coro misto a 16 voci, 1985).
Più recentemente il suo interesse si è rivolto alle forme strumentali da camera, in una fase che tende al recupero di elementi della tradizione (Wiegenlied per clarinetto e pianoforte, 1981; Wintermusic per trio con pianoforte, 1983; Herbstmusik – Omaggio a Mahler per quartetto d'archi, 1986; Primo Vere per quintetto con pianoforte, 1988; Stille Nacht per organo e 9 strumenti a fiato, 1990; Nuit d'été per quintetto con pianoforte, 1994) e all'impiego di strumenti mai adottati in precedenza (Eisblumen per chitarra, 1985; Winterzeit per quattro chitarre, 1992; Elégie – Omaggio a Fauré per chitarra e quartetto d'archi, 1994; Nocturnal Landscape per 4 sassofoni, 1998). Alcuni di questi lavori figurano anche in versioni per differenti complessi orchestrali.

Nessun commento:

Posta un commento