mercoledì 13 aprile 2011

MANAMI HAMA, soprano

Si è diplomata in canto all’Università Musicale Musashino di Tokyo e si è perfezionata all’Accademia Fujiwara della stessa città. Ha perfezionato i propri studi di canto in Italia con Marcella De Osma.
La sua carriera europea è iniziata con Madama Butterfly di Puccini allo Stadttheater di Fürth (Germania). Da allora ha cantato in più di duecentocinquanta importanti teatri italiani ed europei in più di seicento recite (Albert Hall di Londra, Royal Concert Hall di Nottingham, Buxton Opera House, Marlowe Theatre di Canterbury, Belfast-Grand Opera House, Oper Playhouse di Edinburgo, Grieghalen di Bergen, Festival Hall di Salisburgo, Wels Stadttheater, München Philharmonie am Gasteig, Theater der Stadt Schweinfurt, Palais de la Musique et des Congres di Strasburgo, Piccinni di Bari, Giglio di Lucca, Manzoni di Roma, Filarmonico di Verona, Sociale di Trento, Coccia di Novara etc.) e si è particolarmente distinta per la sua interpretazione delle primedonne verdiane e delle eroine pucciniane.
Durante la carriera europea ha raccolto più di trecento recensioni di importanti testate (The Times, Münchner Merkur, Schweinflurtes Tagblatt, Fuldaer Zeitung, Salzburger Nachrichten, Oberbeyrisches Volksblatt, L’opera, Il corriere del teatro, Il corriere della sera etc.) nelle quali tutti i critici all’unanimità le hanno riconosciuto eccellenti qualità di cantante ed attrice, ala maniera delle grandi dive del passato.
Robert Thicknesse su The Times l’ha definita “…Una cantante con l’impalcatura vocale di una diva di altri tempi”. Siegfried Laghoff su Diepholzes Kreisblatt ha scritto di lei: “… In realtà difficilmente si riesce a trovare nei grandi e famosi teatri d’opera, quali la “Scala”, il “Met”, un’interprete del ruolo principale migliore di Manami Hama, che ha cantato qui adesso la difficile e grande parte di Butterfly. La sua voce di soprano, chiara e splendente, affronta ugualmente bene tutti i registri, è idonea tanto al bel suono lirico, quanto agli sfoghi altamente drammatici”.
Negli ultimi anni ha affiancato alla carriera lirica quella concertistica ed insieme al pianista Gianfranco Iuzzolino ha sviluppato un repertorio che è composto da oltre centocinquanta brani, che comprende arie da camera italiane, arie d’opera tradizionali e rare, alcune parafrasi per canto e una serie di canzoni popolari italiane, repertorio che ha raccolto sempre il favore di pubblico e di critica. In occasione del debutto italiano del duo per la società dei concerti di Novara il critico Diego Ragazzo su Il corriere di Novara ha scritto: “Manami Hama si è rivelata un’interprete deliziosa e versatile, passa dalla canzone leggiadra a quella drammatica senza battere ciglio […] Un concerto vissuto sulla grande capacità dell’artista giapponese di indossare tante maschere interpretative”.

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